Antonia Arslan , scrittrice e saggista di origine armena, ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Ha tradotto due raccolte di liriche del poeta Daniel Varujan – Il canto del pane (Guerrini e associati 1992) e Mari di grano (Paoline 1995) – e nel 2004 ha pubblicato La masseria delle allodole (Rizzoli 2004), Premio Stresa 2004, tradotto in tutto il mondo e portato sullo schermo dai fratelli Taviani. Tra i suoi libri recenti: La strada di Smirne (Rizzoli 2009), Ishtar (Rizzoli 2010), Il cortile dei girasoli parlanti (Piemme 2011) e Il libro di Mush (Skira 2012). sull'Islam d'Europa. Visiting professor all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ha insegnato nelle Università di Amman, Jagellonica di Cracovia, Complutense di Madrid, Goiania e Federale di Rio grande do Sul, in Brasile. È co-editor dell’ Annual Review of the Sociology of Religion . Con EDB ha pubblicato una conversazione con Antonia Arslan dal titolo Rimozione di un genocidio. La memoria lunga del popolo armeno (2015) e Sociologia delle religioni (2016).
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