Giuseppe Pontiggia

Giuseppe Pontiggia (1934-2003), tra i maggiori scrittori e critici del secondo Novecento, collabora fin dalla fondazione (1956) con la rivista d'avanguardia Il Verri , diretta da Luciano Anceschi. Nel 1959 pubblica il suo primo romanzo autobiografico La morte in banca . Consulente delle case editrici Adelphi e Mondadori, si dedica alla saggistica e alla critica letteraria. Nella narrativa coglie brillanti successi di critica e di pubblico, vincendo tra l'altro il Premio Strega nel 1989 con La grande sera , il Super Flaiano nel 1994 con Vite di uomini non illustri , il Premio Chiara alla carriera nel 1997 e, infine, il Premio Campiello, il Premio Società dei Lettori e il Pen Club nel 2001 con Nati due volte , romanzo che viene tradotto in molte lingue e ispira il film Le chiavi di casa di Gianni Amelio. Pontiggia partecipa anche a numerose trasmissioni radiofoniche tra cui Dentro la sera , su Radiodue, Vedi alla voce , Damasco e infine Passaggi mobili , una serie di conversazioni radiofoniche progettata dall'autore stesso e interrotta però dalla sua morte improvvisa. italiane e straniere. Attualmente si occupa di Letteratura e multiculturalismo al Centro studi delle letterature europee e lusofone dell'Università di Lisbona. Presidente dell'Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini-Collodi, collabora al domenicale del Sole 24 Ore . Ha curato i Meridiani Mondadori di Collodi e Pontiggia e i suoi libri sono stati tradotti anche in spagnolo, portoghese e francese.