Pietro Crisologo

Pietro Crisologo (†450). Scarse sono le notizie sulla sua vita. Nel 433 divenne vescovo di Ravenna, ultima capitale dell’impero romano d’occidente. La sua figura storica è possibile in parte ricostruirla a partire dalle sue opere oratorie (179 sermoni nell’edizione delle Opere della collazione degli Scrittori dell’area ambrosiana ) e una lettera ad Eutiche in cui invita l’archimandrita bizantino, condannato come eretico per via della confusione che faceva in Cristo delle due nature, a rimettersi all’autorità del papa per dirimere la questione. Dal corpus dei Sermoni , la metà dei quali trattano un argomento biblico, si traduce il V, sul padre e i due figli, dove è chiaramente esplicitato che il suo modo di interpretare le Scritture non è solo quello di studiarne il senso letterale ma anche quello di indagarne il significato spirituale, nell’intenzione «di sollevarsi dal senso letterale a una comprensione mistica e straordinaria della divinità» (V,1). Curatore. Lucio Coco all’attività di docente affianca il lavoro di ricerca sulla tradizione patristica. Ha curato numerose edizioni di Padri della Chiesa greci e latini. Collabora attivamente alla collana dei Testi Patristici dell’editrice Città Nuova presso la quale ha pubblicato in prima edizione importanti opere di Giovanni Crisostomo, Evagrio Pontico, Gregorio di Nazianzo. Altri suoi lavori hanno avuto per oggetto la spiritualità medievale (Gertrude di Helfta, Tommaso da Kempis) e la spiritualità della lettura.