Ticonio

Ticonio visse nelle regioni dell’Africa romana e fu attivo soprattutto attorno al 370-390. Verso il 380 fu condannato da parte di un concilio donatista capeggiato da Parmeniano. Nonostante la scomunica e la tendenza universalistica della sua ecclesiologia, egli non volle aderire apertamente alla Chiesa cattolica. La tradizione latina lo ha tuttavia molto apprezzato, in particolare Agostino, mentre Beda il Venerabile ne ha tessuto l’elogio paragonandolo a una rosa fiorita fra le spine, cioè tra gli eretici. Oltre alle opere andate perdute, Ticonio compose un Commento all’Apocalisse , di cui ci sono pervenuti ampi frammenti, e il Liber Regularum , la cui datazione pare assai incerta.