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isbn 9788810963944
prezzo copertina: 17,50 €
sconto: 5%
collana: Lapislazzuli
pubblicazione: novembre 2018
ultima ristampa: 31 gennaio 2018
pagine: 208
Lutero tra eresia e profezia
Per secoli, nel mondo cattolico, Lutero è stato definito «l’eretico» per definizione, mentre il mondo protestante lo ha considerato, di volta in volta, il combattente che avversa il papato, il liberatore dalle tenebre del medioevo, il genio religioso della Germania e il padre della lingua tedesca. A cinquecento anni dalla Riforma, un evento che si colloca alle origini del  mondo moderno e che ha segnato profondamente la storia del cristianesimo e dell’Europa, è necessario accostarsi al monaco agostiniano mettendo da parte secoli di guerre di religione e annose controversie teologiche. Lutero si poneva davanti alla Chiesa di Roma, cui era sinceramente legato, con quella autonomia di giudizio che rifiuta l’obbedienza acritica a direttive che vengono dall’alto. Per capire la forza che ha animato il suo pensiero e la sua azione occorre soprattutto ritornare al suo tempo, al suo mondo, alla sua teologia e alla Bibbia, il cui insegnamento rappresentava il ritorno alle fonti del cristianesimo.
Giancarlo Pani, gesuita, docente di Storia del cristianesimo all’Università di Roma «La Sapienza», è vice direttore della rivista Civiltà Cattolica. Ha pubblicato di recente Paolo, Agostino, Lutero: alle origini del mondo moderno (Rubbettino 2005), Il caso Galileo. Il metodo scientifico e la Bibbia (Sigma 2008) e Giona. Il profeta tradito da Dio (con Saverio Corradino, Vittorietti 2016). Fa parte dell’Associazione Patristica Internazionale ed è stato redattore della rivista Studi e Materiali di Storia delle Religioni.
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