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isbn 9788810964415
prezzo copertina: 39,00 €
sconto: 5%
collana: Nuovi saggi teologici
pubblicazione: agosto 2019
pagine: 584
La Chiave del castello
L'interesse teologico dell'empatia di Gesù. Prefazione di Pierangelo Sequeri
Credere non è un mero accettare il messaggio della fede solo per sentito dire, ma, come ha scritto Edith Stein: «un essere toccati interiormente e uno sperimentare Dio». Se è così, allora la fede non è un aderire in modo cieco a realtà impenetrabili per la mente e, tanto meno, l’accettare senza riscontri una presenza impalpabile e del tutto inaccessibile al sapere della pelle. Ma, perché questo «vedere» e questo «toccare» possano davvero essere apprezzati nella loro profondità e nella loro sorprendente apertura è necessario affinare una sensibilità che consenta un reciproco e continuo scambio affettivo e conoscitivo, una sorta di «sentire comunitario e partecipato», da cui dipende ogni altra esperienza del mondo e della vita, definito empatia. Attraverso questa «sensibilità condivisa» sarebbe dunque possibile arrivare perfino a «sentire Dio», quasi che si potesse avvertire il tocco della sua mano sulla propria pelle? Questa domanda, così decisiva, non si lascia risolvere in maniera teorica o meramente formale; essa è anche la sfida cui cerca di rispondere il libro. 
Rinaldo Ottone, vicedirettore e docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose del Veneto Orientale e docente stabile della Facoltà Teologica del Triveneto, è parroco nel bellunese. Tra le sue pubblicazioni recenti: Jesu dulcis memoria (Glossa 2017) e le voci Peccato, Penitenza, Perdono, Purificazione, Redenzione per l’Enciclopedia filosofica pubblicata da Bompiani in dodici volumi (2006).
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