isbn 9788810559130
prezzo copertina: 14,50 €
sconto: 5%
collana: Lapislazzuli
pubblicazione: ottobre 2017
ultima ristampa: 16 marzo 2018
pagine: 152
peso: 158 grammi
Trattato sui terremoti
A cura di Silvia Toro. Testo cinese a fronte. Prefazione di Francesco Failla
Le catastrofi naturali verificatesi in Cina alla fine del Cinquecento avevano messo in dubbio la capacità dell’imperatore di garantire l’armonia tra cielo e terra e, per esteso, di regnare. Conoscere la data precisa di un’eclissi, perfezionare il calendario da seguire per officiare i riti e scorgere i segni premonitori di un movimento tellurico erano dunque bisogni primari. Con l’esigenza dell’imperatore di conoscere, prevedere e controllare i fenomeni naturali e celesti, segno della comunione speciale del sovrano con l’universo e garanzia di ordine e stabilità coincide con la necessità dei padri gesuiti di legittimare la propria presenza e il proprio operato in Cina.Il Trattato sui terremoti, scritto a Pechino nel 1626, dopo un grande sisma avvenuto nei pressi della capitale, contribuisce a dare risposte più scientifiche a un fenomeno che prima di allora veniva attribuito ai movimenti sotterranei di un drago delle acque o di una tartaruga. Il testo, qui tradotto dall’edizione conservata alla Biblioteca nazionale di Francia, rappresenta un documento di straordinario interesse anche per ricostruire la formazione poliedrica dei gesuiti e l’incontro tra Europa e Cina nel quadro delle conoscenze scientifiche e della sensibilità religiosa del Seicento.
Nicola Longobardo (1565-1655), gesuita siciliano e missionario, dopo gli studi di retorica, filosofia e teologia a Caltagirone, Messina e Palermo, si imbarcò da Lisbona con l’amico conterraneo Girolamo de Angelis per raggiungere il Giappone. Ma i loro destini seguirono percorsi diversi. De Angelis conobbe il martirio come accadde a un altro siciliano, Giuseppe Chiara, dalla cui storia il regista Martin Scorsese ha tratto materia narrativa per il suo film Silenzio. Longobardo raggiunse invece la Cina per volere del padre Visitatore abruzzese Alessandro Valignano e, alla morte di Matteo Ricci, divenne superiore della missione cinese, incarico che mantenne dal 1610 al 1622. Silvia Toro, laureata in Lingua e civiltà cinese all’Università di Roma La Sapienza e specializzata all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha frequentato la Beijing Foreign Language University e insegnato lingua italiana alla Hunan University di Changsha. Ha pubblicato traduzioni e saggi sull’opera geografica di Ludovico Buglio e sui missionari gesuiti siciliani in Cina del XVI e XVII secolo. È membro della Fondazione Prospero Intorcetta Cultura Aperta. Francesco Failla è direttore della Biblioteca diocesana Pio XI di Caltagirone e vice presidente nazionale dell’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani. È autore di ricerche e pubblicazioni su don Luigi Sturzo, sul patrimonio culturale e bibliografico di Caltagirone e su Nicola Longobardo.

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