EPUB
isbn 9788810968505
prezzo copertina: 21,00 €
sconto: 5%
collana: Lapislazzuli
pubblicazione: ottobre 2016
pagine: 240
Il Filosofo e il monsignore
Maritain e Montini, due intellettuali a confronto. Con testi inediti
Un «maestro nell’arte di pensare, di vivere e di pregare». All’Angelus del 29 aprile 1975 Paolo VI rievocava con commosse parole la figura di Jacques Maritain. La loro amicizia, iniziata nel lontano 1925 e intensificata tra il 1945 e il 1948, quando il filosofo fu nominato Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, era essenzialmente «intellettuale». L’ipotesi storiografica che sta alla base del libro è che il ruolo svolto indirettamente da Maritain e direttamente da Montini nella cultura italiana degli anni centrali del Novecento sia stato lo «sdoganamento» della modernità, con tutte le sue implicazioni, dallo schietto riconoscimento della libertà di coscienza alla fondazione della legittima laicità dello Stato. La «svolta» impressa alla storia della Chiesa dal concilio Vaticano II non sarebbe stata possibile, o si sarebbe diversamente orientata, senza il contributo di pensiero di questi due eminenti intellettuali, che nel confronto ideale sul rapporto tra cristianesimo e civiltà hanno scritto un importante capitolo della storia delle idee del secolo scorso.
Giorgio Campanini, fra i maggiori studiosi del pensiero politico cattolico dell’Otto e del Novecento, ha insegnato Storia delle dottrine politiche all’Università di Parma ed è stato docente alla Pontificia Università Lateranense e alla Facoltà teologica di Lugano. Per EDB è autore di numerose pubblicazioni, tra cui La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide (22009), La spiritualità familiare nell’Italia del ’900. Percorsi profili prospettive (2011) e Bene comune. Declino e riscoperta di un concetto (2014).

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