isbn 9788810567302
prezzo copertina: 6,00 €
sconto: 5%
collana: Lampi
pubblicazione: luglio 2016
pagine: 48
peso: 62 grammi
Le Olimpiadi come religione moderna
La dimensione universale della competizione sportiva
Sin dall’inizio l’idea olimpica fu un’idea politica in grado di coniugare l’enorme capacità dello sport di agire come «parafulmine sociale» – quindi come elemento di distensione e di identificazione collettiva – e di misurare la stima di una nazione e della sua economia nel contesto internazionale.Coubertin mutuò dall’antica religione olimpica soltanto il rituale che gli serviva, e non le divinità: il luogo dei giochi doveva diventare un territorio sacro; l’entrata degli atleti una processione; il comitato olimpico un collegio di sacerdoti; il giuramento un rito di purificazione; le onoranze ai vincitori un omaggio delle nazioni. Una moderna religione in cui l’uomo celebra, invoca, sacrifica e premia se stesso. In tanti discorsi solenni – osserva Moltmann in questo breve saggio scritto dopo le Olimpiadi di Seul, alla fine degli anni Ottanta – si coglie facilmente la regia dei giochi «e si ha quasi l’ironica impressione che l’autore fantasma sia stato Ludwig Feuerbach e che il copione lo abbia scritto Karl Marx, perché è vero che questa moderna religione olimpica è un’immagine del desiderio, una fabbrica di sogni e oppio per il popolo».
Jürgen Moltmann, teologo tedesco, membro della Chiesa evangelica riformata, ha insegnato Teologia sistematica a Bonn e alla Facoltà di Teologia evangelica di Tubinga. Tra le sue opere principali, tradotte in italiano dall’editrice Querinina di Brescia, Teologia della speranza (1970), Il Dio crocifisso (1973) e La Chiesa nella forza dello spirito (1976). Tra le pubblicazioni più recenti: Etica della speranza (2011) e Vasto spazio. Storie di una vita (2009).
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