Osea operò negli ultimi tumultuosi anni di esistenza del regno del Nord, tra il 755 e il 724 a.C. circa. Parla e scrive durante dunque una grave crisi della sua terra, che culminerà, egli ancora in vita, con la prima deportazione in Mesopotamia. Fu quindi spettatore di un declino politico e religioso. Osea è profeta importante, forse essenziale, per quelle comunità o persone che stanno vivendo declini, crisi, che si stanno avviando verso una deportazione.Ecco allora già svelato il perché tornare oggi ai profeti biblici, e ad Osea in particolare. La profezia biblica è mappa preziosa e spesso unica per orientarsi bene nelle pericolose escursioni nebbiose, nelle discese scoscese fuori sentiero perché il sentiero non c’è o non è stato ancora tracciato. Nei passaggi difficili e rischiosi delle comunità è con i profeti che bisogna confrontarsi quotidianamente e tenacemente, da loro essere ammaestrati.

Luigino Bruni, professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma ed editorialista di Avvenire, è autore di saggi tradotti in una decina di lingue. Per EDB ha pubblicato tra gli altri: Fidarsi di uno sconosciuto. Economia e virtù nel tempo delle crisi (2015); Le levatrici d’Egitto. Un economista legge il libro dell’Esodo (2015); La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe (2016); Una casa senza idoli. Qoèlet, il libro delle nude domande (2017); Dialoghi della notte e dell’aurora. Una rilettura di Isaia (2018); L’alba della mezzanotte. Il grido inascoltato del profeta Geremia (2019); Gli imperi di sabbia. Logiche del mercato e beatitudini evangeliche (2016); Più grandi della colpa. Una rilettura del libro di Samuele (2020); L’esilio e la promessa. Commento al libro di Ezechiele (2021); Profezia è storia, Commento ai Libri dei Re (2022); Le imprese del patriarca. Mercato, denaro e relazioni umane nel libro della Genesi. Nuova edizione.