EPUB
isbn 9788810965955
prezzo copertina: 6,50 €
sconto: 5%
collana: Lapislazzuli
pubblicazione: marzo 2015
pagine: 56
L' Altare bilingue
Immigrati orientali e religioni nella Roma imperiale
Tra il II secolo a.C. e l’inizio dell’Impero la popolazione emigrata a Roma proveniva, per lo più, dalla parte orientale del Mediterraneo, conquistata dalle legioni romane, e anche le divinità straniere avevano la medesima origine. La natura aperta e politeistica del sistema religioso consentiva nuovi culti, che venivano «naturalizzati» in modo completo quando lo Stato decideva di aggiungerli al calendario pubblico, eventualmente conservando il rituale originario. Anche se la società romana dell’Impero classico era aperta e inclusiva, una xenofobia latente colpiva, in particolare, gli orientali per il loro presunto esotismo variopinto ed eccessivo; la tradizione letteraria latina, non senza forzature, si compiaceva di descrivere le loro cerimonie esotiche, caratterizzate dall’uso di lingue barbare e di musiche stordenti, celebrate da sacerdoti abbigliati con vesti eccentriche e dai costumi depravati.
Nicole Belayche insegna Religioni di Roma e del mondo romano all’École Pratique des Hautes Études di Parigi, dove è directeur d'études della sezione di «Sciences religieuses». Membro di redazione di numerose riviste internazionali – tra cui Revue de l'histoire des religions, Mètis, Semitica et Classica e Mythos – ha pubblicato: Iudaea-Palaestina. The Pagan Cults in Roman Palestine (Second to Fourth Century) (Tübingen 2001) e ha curato saggi sulle comunità religiose nel mondo greco-romano.
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