isbn 9788810412480
prezzo copertina: 35,00 €
sconto: 5%
collana: Nuovi saggi teologici
pubblicazione: gennaio 2021
pagine: 400
peso: 575 grammi
Ecclesiologia e normativa del Codice dei canoni delle Chiese orientali
Nel 30° anniversario della promulgazione del «Codex canonum Ecclesiarum orientalium» (1990-2020)
Il 18 ottobre 1990 papa Giovanni Paolo II ha promulgato il Codex canonum Ecclesiarum orientalium, entrato in vigore il 1° ottobre dell'anno succesivo. Si tratta del Codice comune a tutte le Chiese orientali cattoliche, emanato per la prima volta nella storia della Chiesa dalla Sede Apostolica. Questo testo fa parte integrante dell'unico Corpus iuris canonici, costituito dai tre documenti: il Codice di diritto canonico della Chiesa latina, promulgato nel 1983; la costituzione apostolica Pastor Bonus del 1988 per il riordinamento della Curia Romana e, appunto, il Codice dei canoni delle Chiese orientali, articolato in 30 titoli, divisi in capitoli, suddivisi a loro volta in articoli, e comprendente 1546 canoni.La promulgazione di due Codici di diritto canonico è anzitutto l’attuazione dell’ecclesiologia del Concilio Vaticano II enunciata nei documenti conciliari Lumen gentium, Orientalium Ecclesiarum e Unitatis redintegratio, dai quali emerge il principio dell’unità della Chiesa universale nella legittima diversità: unica fede professata in diverse teologie; unica fede celebrata nelle diverse liturgie; unica fede testimoniata nelle diverse discipline. Il Codice dei canoni delle Chiese orientali esprime questa realtà con il termine Ritus, che consiste nel patrimonio liturgico, teologico, spirituale e disciplinare delle Chiese che hanno origine dalle tradizioni alessandrina, antiochena, armena, caldea e costantinopolitana.
Dimitrios Salachas, vescovo titolare di Grazianopolis, esarca apostolico emerito per i cattolici di rito bizantino in Grecia, è stato a lungo docente di Diritto canonico orientale e referendario della Segnatura Apostolica, consultore del Pontificio Consiglio per l'Unione dei Cristiani, della Congregazione per le Chiese orientali, del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. È stato membro della Pontificia Commissio Codicis Iuris Canonici Orientalis Recognoscendo, all’interno della quale ha collaborato per la parte del cœtus de matrimonio. È stato professore ordinario alla Pontificia Università Urbaniana e ha insegnato all'Istituto di Teologia Ecumenica San Nicola di Bari, alla Pontificia Università Gregoriana, all’Angelicum, al Pontificio Istituto Orientale e all'Institut Catholique di Parigi. È membro della Commissione Internazionale mista per il dialogo teologico ufficiale tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa.
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