isbn 9788810558010
prezzo copertina: 8,50 €
sconto: 5%
collana: Lapislazzuli
pubblicazione: novembre 2013
pagine: 116
peso: 128 grammi
La Bibbia e il mare
Il popolo della Bibbia, nato nel deserto e affacciato sul Mediterraneo, non si distingue per la sua attività marittima, non si lascia tentare da conquiste e imprese e non dispone di un ricco vocabolario per descrivere imbarcazioni o manovre nautiche. Al contrario della letteratura greca e latina, le pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento guardano e pensano il mare solo dalla terraferma e non dispongono di eroi marittimi, ad eccezione del profeta Giona, che fugge in nave pur di non recarsi a Ninive, e dell’apostolo Paolo, che si avventura nel Mediterraneo per trasmettere il messaggio evangelico. Nessun Ulisse che, nonostante la paura, si arrischi sull’acqua. Nessun Enea che subisca il mare più di quanto lo cerchi. Eppure, proprio questo sguardo insolito e laterale consente alla Bibbia di non mitizzare il mare, ma di riconoscerne la forza e il valore simbolico in relazione alla riflessione sulla creazione, la morte e il mistero di Dio.
Chantal Reynier, docente di Esegesi biblica al Centre Sèvres di Parigi, è autrice di saggi sulle lettere di san Paolo e di studi sul mare e la navigazione nel mondo antico. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Tempêtes. Quatre récits bibliques. L’homme, la nature, la mort, Cerf, Parigi 2011; Pour lire la lettre de saint Paul aux Romains, Cerf, Parigi 2011; Per leggere san Paolo, Queriniana, Brescia 2009.
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