EPUB
isbn 9788810965825
prezzo copertina: 12,00 €
sconto: 5%
collana
P6
Lapislazzuli

confezione: e-book
pubblicazione: luglio 2014
pagine: 136
Infamanti dicerie
La prima autodifesa ebraica dall’accusa del sangue
Nel 1681 viene pubblicato ad Amsterdam il primo trattato con cui gli ebrei si difendono dall’accusa infamante di uccidere bambini cristiani e di usarne il sangue per scopi rituali. Diffusa in Europa già dal XII secolo, sostenuta da dicerie popolari e alimentata da canti, racconti, xilografie e sermoni, l’accusa provoca comprensibili effetti di destrutturazione delle comunità israelitiche e favorisce, in campo cristiano, la devozione nei confronti delle giovani vittime. Intitolato Vindex Sanguinis e firmato da Isaac Viva – probabilmente uno pseudonimo – il trattato si regge su analisi storiche e argomentazioni razionali che producono un sapiente capovolgimento di ruoli: i primi cristiani, incolpati di omicidio rituale dai pagani, avrebbero trasferito sugli ebrei l’«accusa del sangue» trasformandosi, a propria volta, in persecutori.

SOMMARIO

1. L’accusa del sangue.  2. Il dibattito erudito in età moderna.  3. Le risposte ebraiche.  4. Il Vindex sanguinis: autore e contesto.  5. Ipotesi di lettura: le altre apologie.  6. Il testo e i suoi contenuti.  7. I tratti del sacrificio.  8. Erudizione storica e delegittimazione religiosa.  9. Per una critica della tortura.  10. Per una cultura della prova.  11. Tolleranza religiosa.  Conclusioni.  Bibliografia. 

Cristiana Facchini è docente di Storia del cristianesimo e delle chiese all’Università di Bologna, dove dirige il Centro interdipartimentale di scienze delle religioni e presiede il corso di laura magistrale in Antropologia culturale ed Etnologia. Di recente ha curato Antisemitismo e Chiesa cattolica in Italia (XIX-XX sec.). Ricerche in corso e riflessioni storiografiche (Bologna 2011).

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