isbn 9788810402443
collana
A5
Epifania della Parola

confezione: Brossura
pubblicazione: febbraio 2013
pagine: 144
peso: 225 grammi
Paolo l'ebreo
Il volume intende dimostrare che Paolo, mettendosi alla sequela di Gesù di Nazaret e annunciando il Vangelo, si pone in stretta continuità con l’ebraismo. Paolo è un ebreo, discepolo di Gamaliele, e il suo «cristianesimo» è una continuazione dell’ebraismo che egli vive. Il titolo del volume, Paolo l’ebreo, ne esprime perciò la tesi: Paolo resta nella religione ebraica anche dopo l’esperienza di Damasco. L’autore mostra, sul filo di una lettura molto attenta degli Atti degli Apostoli e delle Lettere, che Paolo è colui che, invece di spingere a una rottura, radica la fede in Cristo nella Promessa delle Scritture: in Gesù, Dio invita le genti a entrare nell’Alleanza conclusa con Abramo, a diventare membri della «famiglia di Dio». Pur presentandosi come l’«apostolo dei gentili», Paolo si rivolge continuamente al suo popolo per annunciargli la Buona Notizia della salvezza, e secondo Bouthors egli è anche colui che pensa il mistero della coesistenza di due regimi di appartenenza – per ebrei e cristiani – alla famiglia di Dio. Il permanere di Israele è, oggi più che mai, una sfida di primordine nel mondo contemporaneo: il «legame irrevocabile» è nello stesso tempo convocazione e responsabilità, nella storia sempre in via di Salvezza.
JEAN-FRANÇOIS BOUTHORS è redattore editoriale e scrittore, lettore appassionato delle Sacre Scritture. Editorialista a Ouest–France e collaboratore del Forum del quotidiano La Croix e della rivista Esprit, è autore di numerosi libri, tra cui La Nuit de Judas (L’Atelier, 2008). Ha diretto La Bible sans avoir peur (Lethielleux, 2005).

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