SOMMARIO
INTRODUZIONE. MC 8,27-30. Nei dintorni di Cesarèa di Filippo. L’opinione della gente su Gesù. La dichiarazione di Pietro. L’ambiguità del termine «Messia». C’è martirio e martirio. Un Pietro non ancora maturo. Un silenzio necessario. MC 8,31-33. Il Figlio dell’uomo deve soffrire. La reazione «satanica» di Pietro. Uno «stop» deciso ai criteri mondani. MC 8,34–9,1. «Se qualcuno vuol venire dietro a me...». Una sequela vissuta in libertà. Con fedeltà al Maestro. Una laicità difficile. Unità nella distinzione. La corrispondenza fra cielo e terra. Una misteriosa conclusione. MC 9,2-8. L’evento della trasfigurazione. «Li condusse su un alto monte». E si fece vedere. In dialogo con la Legge e i Profeti. Dai servi di Dio al Figlio amato. Il «Verbum adbreviatum». L’uomo Gesù è il Figlio amato. MC 9,9-13. L’incontro col Risorto sarà la chiave. «Tennero fra loro la cosa». Elia è già venuto. Ed è Giovanni Battista. MC 9,14-29. Alla base della montagna. L’impotenza dei discepoli. Scossoni fortissimi. L’onnipotenza della fede. Riapertura alla vita. L’umiltà di «chiedere» aiuto. MC 9,30-33. Il «tradimento» come «tradizione». Riempire il mondo di vita. La difficoltà e la paura di capire. MC 9,33-37. Servire, non essere serviti. Il modello del bambino. MC 9,38-41. La tentazione del proselitismo. I frutti rivelano la bontà dell’albero. MC 9,42-50. Lo scandalo patito dai piccoli. Rispettare i tempi e i limiti dell’altro. Tutti saranno messi alla prova. MC 10,1-12. L’accondiscendenza è temporanea. La legge frutto della durezza del cuore. La pari dignità nella distinzione. Criterio principe è l’amore. Nessuno è tenuto a cose impossibili. MC 10,13-16. Il carisma proprio dei bambini. MC 10,17-22. La scoperta del maestro «buono». Il desiderio dell’eredità. La via dell’obbedienza ai comandamenti. «Fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse...». Il rifiuto genera tristezza. Lo sconforto e la compassione di Gesù. MC 10,23-27. I ricchi e l’onnipotenza di Dio. MC 10,28-31. Cento volte tanto e la vita eterna. MC 10,32-34. Una strada in salita. MC 10,35-40. La bramosia dei primi posti. Neppure il martire può accampare diritti. I criteri di Dio sono incomprensibili agli uomini. Mc 10,41-45. Chi vuol essere il primo si faccia ultimo. Servo dei servi di Dio. MC 10,46-52. La visione/fede di un cieco. La pecora perduta della casa di Israele. Una grande valenza simbolica. Il segno atteso si è realizzato. «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». «E venne da Gesù». «Rabbunì, che io veda di nuovo!». «La tua fede ti ha salvato».
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